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17 novembre 2010

Stupidità italiana all avanguardia sugli antibiotici

Ecco qual è il miglior modo di tornare ad ammalarsi di malattie che erano ormai scomparse, ingozzarsi di antibiotici, da questo articolo si vede quanto la stupidià italiana sia all avanguardia nel pianeta in questa pratica dannosa oltre che inutile.

E curioso notare il fatto che le regioni povere sono propio quelle piu stupide, forse la povertà si sposa con la stupidità!? oppure sono i medici di quelle regioni che hanno qualcosa da guadagnare a riempire i loro pazienti di antibiotici?

Usare un rimedio omeopatico come l Aconitum o la Belladonna per la solita influenza....neanche a pensarci, da Roma in giu solo farmaci allopatici "veramente efficaci"!! e se sono inutili e potenzialmente dannosi per tutta la popolazione, tanto meglio!
Forse nemmeno se diventerò leghista potrò evitare un ondata di virus meridionali super rinforzati con la sola Omeopatia....forse sarò obbligato a ingoiare super antibiotici anche io per guarire da super virus prodotti da una marea di super fessi. Questo è quello che mi brucerebbe di più, sarebbe l ennesima presa in giro del destino, una vita omeopaticamente inutile.
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L'Italia e' tra i paesi Ue a piu' alto consumo di antibiotici e a piu' alto tasso di antiobiotico-resistenza. Tra le regioni italiane la maglia nera spetta alla Campania. Il rapporto sull'uso dei farmaci antibiotici nelle regioni italiane ha dimostrato che il consumo in Italia ècaratterizzato da un livello particolarmente elevato, preceduta solo dalla Grecia e da Cipro. In particolare, nell'ultimo anno, in Italia 44 cittadini su 100 hanno ricevuto almeno una prescrizione di antibiotico. E ancora: 53 bambini su 100, 50 anziani su 100, di cui 15 su 100 ne hanno ricevute piu' di sei.

A livello regionale, sempre nel 2009, i consumi piu' elevati sono stati registrati in Campania, Puglia, Sicilia, Calabria e Basilicata e quelli piu' bassi nella Provincia Autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Veneto e Valle d'Aosta. Il valore massimo e' stato rappresentato dalla Campania (37,63 dosi medie giornaliere ogni 1000 abitanti) e quello minimo della P.A. di Bolzano (13,05 dosi medie giornaliere). L'80-90% dell'utilizzo di antibiotici avviene nell'ambito della medicina generale e tra le prime cause di prescrizione vi sono le infezioni delle prime vie aeree.
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